venerdì 30 maggio 2008

Chiuso per ferie

Il blog chiude per ferie.
La sottoscritta domani pomeriggio parte per le agognate vacanze . La Sicilia mi vedrà sbarcare domenica mattina alle 8, e mi fermerò per tre settimane. Posto in anticipo perché mi piace leggere i vostri saluti, se ce ne saranno.
Devo farvi alcune raccomandazioni, leggete attentamente, please:
1. non osate relegarmi nell’oblio: al ritorno avrò lo shock del rientro, con la prospettiva di un’intera estate di lavoro, non potrei sopportare di vedermi dimenticata, abbandonata, sola, triste e pure incazzata.;
2. comportatevi bene, come se fossi tra di voi. Non arrabbiatevi troppo, c’è da essere felici. L’Italia naviga in acque sicure, tutti d’accordo in parlamento, l’opposizione non esiste più. Sorrisi, baci e pacche sulla spalle. La Benny16 è uscita allo scoperto: anche lei plaude il Cavaliere, è contenta e rasserenata da questo clima di volemose bene e teniamoci strette le poltrone. Chiaramente lei, la Benny, se ne frega dei clandestini e dei migranti, neanche una parola su di loro, quelli non le assicurano l’8 per mille. Riceverà il Cavaliere tra i suoi ermellini, e lo benedirà. Io stacco la spina, sono nauseata. Cercate di non prendervela troppo, mi raccomando. Torneranno tempi migliori;
3. continuate ad essere così adorabili, e veri, e vivi e soprattutto cercate di stare bene, ché mica mi posso preoccupare.
Ci si rivede, ops…rilegge, lunedì 23 giugno.
Arrivederci amici miei, vecchi e nuovi, faccio un’uscita da rockstar, quale avrei voluto essere…..
VI AMO TUTTI!!!!!!!!!!!!!!!

mercoledì 28 maggio 2008

Mi sono innamorata di nuovo

Devo riconoscerlo: mi innamoro spesso. Nella mia lunga vita mi è successo numerosissime volte .E questi amori sono per sempre. Mi innamoro delle idee, dei paesaggi, delle opere d’arte, degli animali,delle canzoni, degli scrittori, dei cibi, dei vini, delle piante e di molte altre cose ancora. Sono una donna passionale, ve l’ho detto mille volte. E mi innamoro degli uomini. Mi piacciono i ragazzi, li immagino miei, per sempre. Io ad invecchiare e loro a crescere e maturare sotto i miei occhi. Ora mi è accaduto di innamorarmi di una donna. Può succedere. Una giovane donna. E’ entrata in punta di piedi nella mia vita: qualche piccolo cenno della sua presenza da un po’ di tempo, ma ero distratta,non la mettevo bene a fuoco. Non ne percepivo la portata. Poi, come sempre per le cose che, quando devono accadere, accadono, è divampata la passione. Unilaterale, lei non lo sa ancora. Lo scoprirà , se leggerà queste mie parole. Mi capita di pensare a lei come alla donna che avrei voluto accanto . Una giovane esistenza vicino ad una vissuta: la forza e l’incanto di chi si affaccia alla vita ed il vigore ed il disincanto di chi ne ha già vissuto gran parte. Rivedo in lei me fanciulla, anche se è molto più assennata di quanto fossi io.
Amiamo le stesse canzoni, le stesse letture,gli stessi film, abbiamo le stesse icone e ci separano trentasei anni. Sì, è poco più di una bimba, una bimba che legge Bukowsky, e ascolta Janis Joplin, ed alla quale piacciono film come Smoke, e che ammette di saper resistere a tutto, tranne che alle tentazioni e alla domanda se preferisce essere ricca o famosa, risponde intelligente. A settembre partirà, sola, per la Turchia: un anno di studi fuori di casa, a soli 16 anni. Se la avessi cresciuta io, sono certa che non sarebbe stata così identica a me. Ha le mie medesime reazioni,le risposte che darei io, sogna come me. Per inciso siamo entrambe del cancro. Mi continuo a domandare come possano accadere queste cose, questi incontri magici.
Saretta, ti amo, sei la figlia che avrei voluto.
In bocca al lupo per la tua vita che si preannuncia splendida.
Sei una grandissima piccola donna

martedì 27 maggio 2008

Il gay bride

La notiziola che vi offro è lieve, ma indicativa di come si possa abdicare ad i propri principi in nome del marketing e del vil danaro.
Sulmona è una cittadina bella ed elegante in provincia di L'Aquila. E' la patria riconosciuta del confetto. Numerosi sono i laboratori artigianali che producono il simbolico dolce, fra tutti spicca la premiata ditta Pelino che è uscita dai confini italiani, facendo conoscere il prodotto in tutto il mondo. Due anni fa la ditta in questione ha pensato di mettere in produzione il "gay bride", la sposa gay, un confetto dedicato alle coppie omosessuali, per conquistare una buona fetta di mercato americano, inglese e spagnolo.

"Il simbolo d'amore si compone di materie esclusivamente naturali ed è una felice unione di mandorle provenienti da San Francisco, notoriamente la patria dei gay, zucchero di canna del Brasile e vaniglia naturale dei Caraibi. Tutti ingredienti genuini e senza nessun trattamento, come è nella tradizione dei prodotti Pelino, ma anche a ribadire la naturalità di una scelta di vita come quella delle coppie omosessuali. Anche la scelta del colore ha un suo significato, si tratta, infatti, di un nuovissimo lilla, tinta che nasce dall'unione di celeste e rosa, i colori indicanti il maschile e il femminile."

Queste le parole che illustrarono il prodotto alla sua uscita.
Tutto normale,direte voi, e sarebbe anche da aggiungere un plauso per i proprietari della storica ditta ,aperta e pronta a rispondere ai mutamenti dei costumi della società.
Il piccolo particolare che mi sento di aggiungere è quello che vede la Signora Paola Pelino, comproprietaria dell'azienda familiare insieme con i fratelli Mario, Antonio, Lucilla e Marco, deputata eletta nelle file del Popolo delle Libertà, già in carica nella passata legislatura. La Signora si è distinta per aver regalato al Cavaliere, durante le operazioni di voto sulla fiducia parlamentare del governo, una confezione degli stessi confetti, ma di colore diverso,ovviamente.
Pubblicità, ça va sans dire.
Ma non è finita qui, l'azienda sarà lo sponsor delle nozze gay che si svolgeranno ,come atto dimostrativo e rivendicativo, a L'Aquila domenica primo giugno e che vedranno confluire in città numerose persone da tutta l'Italia. Distribuirà gratuitamente i simpatici confetti color lilla.
Pubblicità, ça va sens dire.
La signora ha dichiarato testualmente: " i confetti? Vorrei continuare a venderli alle coppie normali" ed ha continuato, senza scomporsi: "le opinioni politiche sono distinte dal commercio. La famiglia per me è quella composta da un uomo e una donna e arricchita da una prole. Ma un imprenditore non si chiede mai a chi arriva il suo prodotto". Insomma, contro le coppie di fatto in Parlamento, a favore e benedicente al Gay Pride aquilano. Gli affari sono pur sempre affari, ed il dio danaro fa più presa della ragion di stato.

domenica 25 maggio 2008

Un'occasione per tutti noi


*La manifestazione è stata rimandata per problemi logistici a domenica 8 giugno, consultate il sito linkato per ulteriori informazioni


Domenica primo giugno si terrà a Roma un corteo di protesta civile contro gli atti di razzismo perpetrati nei confronti dei Rom e dei Sinti .
L'iniziativa è promossa da intellettuali italiani e Rom, associazioni, artisti e persone di buona volontà che non vogliono essere strumentalizzate da nessuno.
Il punto di ritrovo è l’ingresso principale della Stazione Termini, fra le ore 9 e le 11 di mattina.
Mi sembra un’ottima occasione per uscire dal sottosuolo nel quale rischiamo di essere relegati, per far sentire la nostra presenza ed il nostro dissenso. E può essere un punto di partenza dal quale iniziare una protesta per la difesa di tutte le minoranze discriminate. Vi prego di far conoscere l’iniziativa al maggior numero possibile di persone: il passaparola è importantissimo per evitare che un incivile silenzio copra ed avalli i pregiudizi di molti. Il razzismo è inciviltà ed ignoranza. Non c’è altra soluzione che la conoscenza per allontanare gli atteggiamenti xenofobi e per auspicare un mondo migliore per tutti. Schieriamoci, ed uniamoci.
Questo il sito di riferimento:
http://www.associazionethemromano.it/newsletter.htm

I Rom ed i Sinti hanno una speranza di vita alla nascita di 45 anni, più di 30 in meno rispetto alla popolazione italiana. Le loro condizioni sono tali che milioni di giorni di vita non verranno mai vissuti: sono minati da malattie, incidenti, malnutrizione, condizioni igieniche precarissime , acqua non pulita e nessun welfare. Gli zingari in Italia sono 130.000, la metà dei quali di età inferiore ai 14 anni. Un numero esiguo. Non c’è alibi per non attuare una politica seria di integrazione e sostegno. Il problema non sono i reati. Un paese normale li colpisce e neutralizza chi li commette. I reati dipendono dalla povertà e dalla marginalità e non dalla presunta «cultura zingara».

sabato 24 maggio 2008

Narcisismo puro: intervista tipo Le Iene

1 Che ora è? 16,09
2 Nome: Anna Pacifica (bello, vero?)
3 Compleanno: 22 luglio
4 Segno zodiacale: Cancro
5 Tatuaggi: No, purtroppo! Li amo,ma ho sempre avuto paura di farne
6 Piercing: No,li aborro
7 Sei innamorato/a? Sempre, tantissimo
8 Ti piaci? Sì, direi proprio di sì
9 Hai già amato al punto di piangere? Uè, ho 51 anni, certo che sì, ho amato molto ed ho pianto tanto, anche di gioia
10 Hai già fatto un incidente in macchina? Sì, ahimé
11 Hai mai avuto una frattura?
12 Vino o birra? Vino, decisamente
13 Ti fidi dei tuoi amici? Tendo a fidarmi di tutti
14 Colore preferito per l'intimo: Nero
15 Numero preferito? 7, non so perché
16 Musica preferita? Rock, soul, cantautori italiani
17 Cosa ti manca? Un figlio
18 Cosa odi? Odio alcune parole, una su tutte? Intrigante.
19 Cosa pensi appena sveglio/a? Che bello!
20 Da chi hai ricevuto questo meme? L’ho letto sul blog di Pellescura, ma non me lo ha passato, ho aderito spontaneamente
21 Quale dei tuoi amici vive più lontano? Claudio, a Zanzibar
22 Cosa cambieresti della tua vita? La mia età, vorrei averne trenta
23 Sei felice? Tendo ad essere serena, felice a tratti.
24 Proverbio preferito: Meglio un uovo oggi, che una gallina domani
25 Libro preferito: Cent’anni di solitudine
26 Di cosa hai paura? Delle malattie e dei medici e degli infermieri
27 Una sola parola per chi ha scritto questo meme: Carino (il meme)
28 Film preferito: Mi rifiuto di rispondere, non so scegliere
29 Se potessi essere qualcun altro chi saresti? Nessuno: solo me stessa, sempre.
30 Cosa c'è appeso al muro della tua camera? Quadri, tantissimi
31 Cosa non cambieresti? Marito, è il migliore del mondo
32 Un posto dove ti piacerebbe andare: Polinesia
33 Pensi che qualcuno farà questo meme? Boh, quelli che mi leggono rifuggono dai meme
34 Chi sei sicuro che lo farà? Cristiana, ma solo perché glielo passo alla grande (chi la fa, l’aspetti)
35 Ottimista o pessimista? Ottimista
36 Profumo preferito: Acqua di Giò
37 Sport preferito: Nuoto
38 Timido/a o estroverso/a? Estroversa
39 Il frutto preferito: Le ciliegie
40 Mare o montagna? Mare
41 Hai paura della morte? Da morire
42 A che ora vai a letto di solito? Quando ho sonno (mai prima delle 2 di mattina)
43 Cane o gatto? Cane
44 Colore preferito: Vado a periodi, ora il verde
45 Il segno zodiacale che più ti piace: L’unico che conosco, il mio
46 Il segno che ti piace meno: Boh, quello di Berlusca?
47 La canzone preferita: Non risponderò neanche sotto tortura…….
48 Un oggetto a te caro: La foto di mio padre, che ho qui, sulla mia scrivania
49 Con chi faresti un viaggio? Con Johnny Deep, vi lascio intuire il perché.
50 Cosa vuoi dire a chi leggerà questo meme? Prendete la vita con lievità, e cercate di ridere spesso, fa benissimo!

giovedì 22 maggio 2008

A Mini', facce vede' er ministero



La signorina Mara Carfagna evidentemente crede che basti farsi tagliare i capelli,togliersi le unghie posticce ed indossare un tailleur per diventare ministro. E' pur vero che non ci vogliono grandi doti per diventarlo, al giorno d'oggi, ma io mi domando, e scusate il politically incorrect, cosa questa benedetta signorina abbia dato per diventare quello che è. In genere, in casi come suppongo sia il suo, si regala un appartamento, più o meno grande, più o meno in centro, dei diamanti, auto sportive,viaggi lussuosi, pellicce e cose simili. Ma un ministero, e che diamine! Questa si permette di contrapporre diritto a diritto e dovere a dovere, stabilendo che ci sono altre priorità rispetto a quella dei gay. E nega il patrocinio al gay pride nazionale. Sostiene di avere amici omosessuali che non sono affatto discriminati ed io mi sento di risponderle che negli alti bordi, dove lei è abituata a navigare, i gay non sono discriminati di certo, provi la signorina a vivere la realtà che esula dai lustrini e dalle pailettes. Poi si è smentita, come le deve aver ben insegnato il suo maestro ed anfitrione, ma ha mantenuto fermo il suo punto affermando: "Penso che l'unico obiettivo dei Gay Pride sia quello di arrivare al riconoscimento ufficiale delle coppie omosessuali, magari equiparate ai matrimoni. E su questo certo non posso esser d'accordo "
Torni a mostrare tette e culo ed altro, caro ministro, mi creda, le riusciva molto meglio.

martedì 20 maggio 2008

Una catena per allegerire l'atmosfera

Mi affretto a sciorinare un post rilassante, ché ultimamente qui la situazione si sta facendo troppo seria. Ricordate che, subito dopo le elezioni, disgustata e stanca,avevo sbandierato ai quattro venti un periodo di disimpegno politico e la netta volontà di trasformare questo spazio in un blog erotico? (Qui ci vuole un LOL, di quelli che usa il rockpoeta) Mi pare di non esserci riuscita, ma prometto di impegnarmi prossimamente. Nel frattempo accetto la catena che mi propone la carissima Cristiana (http://dicolamia.typepad.com/), donna eccezionalmente viva e combattiva e, insomma, una dei nostri. Si tratta di indicare due personaggi, uno letterario ed uno cinematografico, dei quali potrei innamorarmi. Sono passionale per natura, mi innamoro ogni giorno, quindi la scelta mi risulta ardua. Per cui ho deciso di aderire adottando il metodo che si usa per fare i test psicologici; indicare, cioè, il primo che ci balza in mente.



Tralasciando Huckleberry Finn che è stato un amore fanciullesco, indico l'eroe dagli occhi incantati ,il Colonnello Aureliano Buendìa di "Cent'anni di solitudine" di Màrquez. Rivoluzionario romantico e perdente: trentadue sollevazioni armate dalle quali uscì sempre sconfitto, sfuggì però a quattordici attentati ed a settantatre imboscate, nonchè al plotone di esecuzione. L'unica ferita che riportò fu quella che egli stesso si procurò, tentando il suicidio, dopo aver firmato l'armistizio tra liberali e conservatori, accorgendosi che erano fatti della stessa pasta. Visionario, folle, orgoglioso, è vero eroe ed antieroe al tempo stesso, è l'eterno sconfitto idealista, la cui forza di sognatore è più vigorosa della sofferenza causata dalle sconfitte. E' un paradosso vivente, il perdente che diventa leggenda, rinchiuso nel suo laboratorio orafo a costruire e distruggere pesciolini d'oro.
Ti amo, Comandante.

E' ancora più complicato scegliere il personaggio del film, ché è difficile scinderlo dall'interprete. Io mi innamoro degli attori come le quindicenni! Cito davvero il primo dei tantissimi che mi vengono in mente: George Baines, l'uomo che vive come i Maori nel film "Lezioni di piano" della Campion. Simbolo di forza vitale ed esempio di incrocio sensibile ed intelligente di culture e di integrazione. Un proprietario terriero che non rifiuta la tradizione maori, ma ad essa si adatta nella selvaggia New Zeland della metà dell'800 dello scorso secolo. Un anticonformista tra il conformismo, il perbenismo e l'ottusità dei coloni inglesi.
E poi come non amare un uomo che sa guardare e desiderare così follemente una donna? E concedersi a lei totalmente, ed essere suo paladino, e difensore, e salvatore?

Come sempre non passo la mano a nessuno: chi vuole, raccolga pure la catena.

domenica 18 maggio 2008

Io sono con loro

Il post è lungo, perdonatemi, ma devo tirare fuori la rabbia che mi torce le budella. Prometto che tornerò presto ad essere più lieve.

Lombardia, Lazio, Campania, Veneto: è caccia al clandestino.
«Sono arrivati alle due di notte - racconta una donna rom del campo di via Salone,alle porte di Roma, dove risiedono stabilmente settecento persone: Serbi, Bosniaci e Romeni, il cinquanta per cento dei quali minorenni- hanno circondato il campo e ci hanno tirato giù dal letto. Anche i bambini hanno svegliato» Ottanta agenti della polizia municipale del comune di Roma, torce alla mano, hanno controllato nel cuore della notte i documenti di ogni residente. Uno per uno, bambini compresi. Chi non aveva il documento o il permesso di soggiorno scaduto è stato preso, caricato su un pullman e portato via. «Hanno preso anche le donne incinta, non si fermavano davanti a nulla».
«Sono arrivati come diavoli – continua la donna, che ha perso due anni fa un figlio di sedici anni, ucciso da un colpo partito per sbaglio, come asserisce la Procura, dalla pistola di un carabiniere - c'erano tante macchine fuori il campo. Poi sono entrati. Noi abbiamo avuto tanta paura, con tutto quel che succede a Napoli non riusciamo più a dormire tranquilli. Ci hanno tenuti svegli fino alle 5 del mattino, ci hanno chiesto i tesserini. Mio marito aveva il permesso di soggiorno scaduto e quindi lo hanno portato via. Adesso non so dove sia, so solo che i nostri bambini hanno iniziato a piangere e stamattina non sono andati a scuola».
«Sono orgoglioso che questa operazione sia stata condotta dalla polizia municipale di Roma- ha dichiarato Alemanno, ed ha promesso: «E' necessario intensificare i controlli .Da questo punto di vista parte la richiesta di un intervento di operazione in profondità da fare nei campi nomadi».
La maxi retata ha trovato subito il plauso di Umberto Bossi: «è una cosa positiva, è quello che vuole la gente. La gente chiede sicurezza e noi dobbiamo dargliela». Ha poi aggiunto, in riferimento ai fatti accaduti a Napoli dei quali non riesco parlare perché sono piaga aperta nella mia anima : «La gente fa quello che non riesce a fare la classe dirigente».
E questo è solo l’inizio. E mi dite di non avere paura?
Io sono con loro. Sono una migrante, una rom, una clandestina. Ed ho paura.
La fobia per la sicurezza, che l’attuale classe dirigente sta cavalcando, nasconde, sotto il polverone del panico generalizzato, i veri problemi che attanagliano le nostre vite: industria traballante, stipendi bloccati ai minimi europei, potere d’acquisto pericolosamente ridotto, servizi sociali sempre più inefficienti, servizi pubblici in mano alla mafia, e le soluzioni di tutto ciò in mano a politici che nel frattempo non hanno fatto altro che arricchire se stessi e le proprie fedine penali.
Credo che la società civile ,che non approva la vergognosa e spietata caccia alle streghe che si sta attuando, dovrebbe scendere in piazza per difendere i diritti di queste persone, diritti civili ed umani di tutte le minoranze, ed esprimere la propria solidarietà. Facciamoci sentire, ci siamo anche noi, non solo quelli che chiedono ottusamente sicurezza, avendo anche lo spudorato coraggio di dichiararsi cattolici . Lo so, è difficile, ma sarebbe il caso di organizzare una manifestazione, anche partendo da qui. Il dissenso va ostentato, altrimenti non ha ragione alcuna. Se continuiamo a tacere, o ad urlare solo da questi schermi, diventeremo loro complici

venerdì 16 maggio 2008

Pensieri in libertà

Quando aprii questo blog non avevo idea di cosa farne. Rita, la mia adorata amichetta, mi invitava a scrivere da tempo, dichiarando che ne sarebbe venuto fuori qualcosa di buono. Io ero scettica e nicchiavo, ma una notte lei mi incastrò e il blog prese vita. Mi buttai, come sempre nelle mie cose, con incoscienza e con tante idee confuse, e, soprattutto, mettendo in conto che avrei potuto chiudere il giorno dopo o continuare, affezionandomi. Il blog è cresciuto e siete arrivati tutti voi; non so come, non so quando, non so perché, ma siete arrivati. Forse vi ho cercati, forse mi avete cercata. Fatto sta che ci siamo incontrati. Qui mi capita più facilmente che nella vita di tutti i giorni. Mi sento più disposta ad interloquire, a prendere in considerazione altre realtà, a sentirmi rinfrancata dalle affinità. Insomma, non mi sento una diversa. Bene intesi, della mia diversità ho imparato a farmene una bandiera, per sopravvivere, ma qui avverto quello spirito di appartenenza che mi aveva abbandonata da tempo. Nella vita di tutti i giorni, quella fatta di conoscenze in carne ed ossa,sono un’integrata part time o, forse, una finta integrata. Per il lavoro che faccio, fingo di essere una di loro, ma mi sento solo una dei miei, pochissimi fino a poco tempo fa. Sorrido, sono espansiva, comunicativa, anche trascinante ed aggregante, ma, in realtà, sono un orso. Me ne starei rinchiusa nella tana dei miei pensieri e delle mie fantasie. Perché gli altri, da sempre, mi sono sembrati marziani, o meglio, io mi sento marziana in mezzo a loro. Credo si chiami senso di inadeguatezza. Gli altri non mi piacciono, cosa posso farci? Hai voglia a dirmi “sei di sinistra, sei democratica, sei aperta”: la maggior parte delle persone che incontro non mi piace. Voi, invece, mi piacete tutti. Sarà perché vi conosco poco? Ma conosco poco anche le persone che incontro ad una cena, o ad una festa, o sul lavoro, o al bar, e quelle non mi piacciono. Insomma, qui sono riuscita a circondarmi di entità con le quali sono in sintonia, verso le quali provo un moto istintivo di simpatia, affetto, fratellanza. Vi bacerei tutti. Quando visito un nuovo blog, sono bendisposta, curiosa, avida di conoscere. L’esatto contrario di ciò che mi accade usualmente: qui sono fiduciosa, nel quotidiano, invece, sfiduciata.
Non so se interpretare il tutto come un segno positivo o come un’ulteriore allontanamento dalla realtà , e dalle persone.

giovedì 15 maggio 2008

Intermezzo

Oggi non ho nulla da dire,anzi, ne avrei, ma si tratta di vicende politiche e non ne posso più. Qua davvero ci sarebbero spunti per scrivere una decina di post al giorno.Ma non voglio tediarvi e tediarmi e cercherò di resistere alla tentazione, almeno per oggi. C'era il sole quando mi sono svegliata, ora sono arrivate altre nubi e la tosse allergica mi tormenta. Guardando le chiavi dei motori di ricerca che conducono dei poveri malcapitati sul mio blog, ho riso. Una recitava "tosse persistente, quando guido no". Potrei provare a rinnovare la patente scaduta da secoli e mettermi alla guida per avere un po' di tregua. No, mi tengo la tosse. Ora me ne vado in trasferta nelle Marche, per lavoro. Tornerò in serata. Speriamo non girino troppi pollini da quelle parti.

Vi lascio una canzone ed i miei baci......

martedì 13 maggio 2008

Paura

Sono rientrata da qualche giorno di vacanza, e piove. Piove e sembra ancora inverno, se non fosse per i fiori. Fiori che mi procurano allergie devastanti. Non ci sono le premesse per stare allegri, e neanche per mettere in atto quelle strategie che avevo enunciato nel post precedente, quelle per neutralizzare gli effetti , più devastanti delle allergie ai pollini, di questa destra ormai alle redini del nostro Paese. Non riesco a non prendere atto con disperazione della deriva verso la quale ci stiamo dirigendo. Qui si parla alle pance e all'ignoranza. E l'ignoranza è madre dell'ingiustizia. Tremonti, novello marxista, vuole togliere ai ricchi per dare ai poveri. Chi può credergli? Chi può credere che metterebbe in atto una rivoluzione vera, reale, in un Paese capitalistico?I petrolieri ed i banchieri stanno sghignazzando alla grande e i fessi potrebbero anche credergli. Maroni predica tolleranza zero per l'immigrazione e mostra la faccia più feroce contro gli ultimi del mondo. Brunetta vuole colpire i fannulloni della pubblica amministrazione: colpirne uno per educarne cento, da staliniana memoria. Torna lo spauracchio degli zingari che rubano i bambini. L'uomo nero è in agguato, lì, contro tutte le donne italiane. La diffidenza per il diverso è pericolosissima. Si parla alle paure, ai luoghi comuni, si parla per gettare fumo negli occhi, e per fare propaganda di regime e soggiogare. Il monarca assoluto di San Pietro lancia anatemi contro l'aborto , continuando a schiaffeggiare il volere del popolo sovrano. Il Cavaliere è apparso rassicurante, chiede collaborazione all'opposizione, ha plaudito il governo ombra ed ha invocato l'aiuto di Dio: ha cambiato volto e tattica.
Ho paura, signori, una paura fottuta.

giovedì 8 maggio 2008

Di catene e di uomini nudi



Allora, eccomi qui alla catena alla quale mi ha invitata la mia amica Melania (http://melania07.wordpress.com/) . Una catena che forse mi serve proprio, in questi giorni di scoramento , disorientamento ed incazzatura. Si tratta di elencare le tre precauzioni che ho deciso di prendere per superare i prossimi cinque anni di governo. Ora io non so cosa sarà di me nei prossimi cinque anni. A dire il vero non so cosa sarà di me nei prossimi cinque mesi, e, forse, neanche cinque giorni. Ma so che devo correre ai ripari , subito. Cosa intendo fare?
Piccola premessa: nella mia lunga vita ho sofferto più volte ed a lungo di dolori fortissimi. Parlo di dolori fisici, tipo il mal di denti, le coliche renali, le otiti, le varie fratture , i dolori post operatori. Tutti si sono sempre sorpresi della mia capacità di resistenza. Come faccio? E’ semplice, mi metto lì e dico : va bene, tu mi fai male? E io me te magno. In pratica ingaggio una sfida all’ultimo sangue con il dolore. Vediamo chi è più forte. E, in questa sfida, riesco a neutralizzarlo. Ebbene questa è la precauzione numero
1. siete pessimi? Peggio di quello che mi aspettavo? Io vi neutralizzo. Le mie idee sono più forti. Mi metto lì e vi esorcizzo. Vi brucerete con le vostre stesse mani,
2. terrò la mia mente impegnata nell’individuare anche il minimo segnale di rinascita della defunta Sinistra italiana, cercando di non farmi abbattere dalle premesse alquanto sconsolanti e sperando fortemente in segnali positivi,
3. sfrutterò tutte le mie innate doti di incurabile ottimismo, pensando che in cinque anni può accadere di tutto: dall’improvviso ravvedimento del Cavaliere e dei suoi accoliti che potrebbero decidere di diventare persone per bene ed operare al meglio per il Paese, alle dissenterie croniche che li potrebbero tenere lontani dal Parlamento, a vita.
La foto di Alessandro Gassman nudo non c'entra un bel niente con il post, ma l'ho messa lì per risollevare gli spiriti: la bellezza ha sempre il suo effetto terapeutico. Dopo le tette, anche noi signore meritiamo un belvedere.
Bene, espletato il mio dovere, vi saluto per qualche giorno. Domattina presto andrò a Sant’Angelo d’Ischia, ci si rivedrà martedì prossimo. Baci a tutti, non ve la prendete troppo, torno presto!

mercoledì 7 maggio 2008

Help me

Apro il blog e scopro la novità di queste stellette qui giù, che io non ho assolutamente richiesto. Detesto i voti e le valutazioni. Sto qui per dire la mia e sentire la vostra, cacchio, mica stiamo a scuola. Qualcuno sa dirmi come rimuoverle? Mi sto spaccando il cervello e non ci riesco. Ma chi ha osato metterle? Ma proprio oggi che sto nervosa mi devono fare ste cose?

P.S. Come non detto, sono state un incubo notturno :-)
Con la luce dell'alba sono sparite. Purtroppo non accade lo stesso con il nuovo governo.L'incubo perdura: stamattina abbiamo i nomi, tutti tutti. Vado a deliziarmi leggendoli,davanti ad un altro caffè, a dopo.

Sono indignata

A quanto pare, per quel gran testa di tolla del presidente della camera è gravissimo bruciare la bandiera israeliana in un corteo del primo maggio,più grave che recidere una giovane vita, e non è grave allearsi, sotto il nome indegnamente usurpato della Libertà, con chi brucia la bandiera italiana. Che vergogna! E questo è solo l'inizio, prevedo tempi durissimi. Non vorrei riproporre la solita contrapposizione fra fascisti e comunisti .Lo so che i moderati mi diranno che non bisogna fermarsi alle parole e giudicare gli atti del governo che sta per insediarsi. Ma sminuire l' atroce operato dei cinque naziskin,paragonandolo al gesto dimostrativo di un gruppetto di giovani, è da gran mascalzone. Complimenti presidente!

lunedì 5 maggio 2008

Tette al vento

La TTTlines è una compagnia navale che si occupa di traferimenti di passeggeri, auto e merci da Napoli verso Palermo e Catania. La conosco bene perchè è quella che prendo ogni anno, in giugno, per andare nell' adorata Sicilia. Dispongono di ottime cabine e di servizio gentile e puntale. A dire il vero, ho già il vaucer che mi condurrà a Catania il 31 maggio e, al ritorno, a Napoli, il 22 giugno. Ebbene la TTT (pronuncia, in inglese, molto simile a tits, seni) si è affidata ad una campagna pubblicitaria che mostra l'immagine di un bel paio di tette, appunto, appena celate dalle mani della legittima proprietaria. Pare che gli automobilisti napoletani abbiano rallentato notevolmente il traffico cittadino per soffermarsi a guardare gli enormi cartelloni pubblicitari con le tettone in bella mostra. Ah i napoletani, sono uomini che sanno apprezzare le bellezze muliebri come pochi, e lo dico con cognizione di causa. Se ne fregano loro della spazzatura, quando si tratta di tette.
Ora io avrei un'idea, anzi diciamo tre ideuzze, da suggerire al Cavaliere per poter incrementare il già notevole e manifesto apprezzamento che gli Italiani hanno mostrato alla sua persona, ed a quella dei gentili alleati, in sede elettorale. Non ditemi che non ne verrebbe fuori uno spot pubblicitario degno di cotanto governo.
Che si riesca a convertire anche gli irriducibili comunisti?


La First Lady fra due illustri candidate al governo del nostro Paese.

venerdì 2 maggio 2008

Il mio giovane amore

Lo conosco da quando era giovane, giovanissimo. Non mi vergogno di dire che stemmo insieme e ci amammo quella primavera di una decina di anni fa,lo vedevo come un bimbo, me ne invaghii subito. Mi sembrava avesse bisogno di me, del mio affetto, del mio amore. Mi sentivo mamma. Lo coccolavo, mi lasciavo avviluppare dal suo fascino acerbo. Lui mi ripagava,ah se mi ripagava! Lo faceva ampiamente. Il nostro era un amore estivo: cominciava a primavera e si protraeva fino all’inizio dell’autunno. Arrivava con lo sbocciare dei fiori e andava via col cadere delle foglie. Ma quel distacco non era triste: sapevo che sarebbe tornato, che non mi avrebbe dimenticata. E lui non me lo diceva,faceva il duro, ma me lo lasciava capire, mi abbandonava lentamente, con quella promessa non espressa, ma implicita. Lo accarezzavo, lievemente, mi avvicinavo,ne sentivo il profumo, percepivo il suo fremere,come di foglie al vento. Parlavo di lui e lo mostravo anche alle amiche che, invidiose, lo guardavano con sospetto. Sono certa che si chiedessero come mai un così giovane virgulto,che avrebbe potuto ambire a ben più verdi amanti, si lasciasse lusingare da me. Ma lui mi amava, io lo sentivo. E io lo amavo e raccoglievo a piene mani la sua passione. Ancora rabbrividisco quando, chiudendo gli occhi, penso a lui fra le mie labbra: giovane, vigoroso, fresco, succoso. Quest’anno l’ho aspettato, come sempre. Uscivo sul terrazzo e guardavo, scrutavo l'orizzonte, ma di lui nessuna traccia. Guardavo sconsolata l’angolo dove soleva ed amava collocarsi e dove, sempre silenzioso, accettava passivo il mio amore, e non lo scorgevo. Sentivo la mia anima ed il mio cuore riempirsi dei rami secchi della disperazione, dell’abbandono. Dove sei amore mio? Non puoi non tornare, ti ho aspettato durante il lungo e freddo inverno:le tristi notti erano rese meno angosciose dal pensiero di te, delle tue giovani membra, del tuo fremito bambino, del succo del tuo amore,quello del quale sai che sono avida e che mi concedi senza risparmiarti, instancabile amore mio. Mi dicevo: tutto finisce, tutto passa, tutto va. Stamani sono apparsa sul mio terrazzo, sapevo che non sarebbe arrivato, ormai è un mese che lo aspetto e la saggezza dell’età mi induce a non farmi illusioni, mi ero quasi rassegnata a non vederlo più, il mio giovane amore. Quando d’improvviso scorgo una presenza: sobbalzo, mi avvicino, scruto. Un piccolissimo, tanti piccolissimi accenni di rosso, lì , a dirmi che è qui, che è vivo, che è mio. Sono felice, tocco il cielo con un dito: bentornato melograno, hai superato l’inverno!